Girare per le strade vuote era un evento eccezionale, quasi surreale. In quel vuoto si è aperto uno spazio di immaginazione: cosa accadrebbe se l’uomo, improvvisamente assente, lasciasse la città al proprio destino? Chi o cosa ne prenderebbe il posto?
Da questa riflessione nasce Jungle: Animali selvatici popolano luoghi urbani familiari, creando un cortocircuito visivo tra realtà e visione. Il progetto è stato realizzato interamente prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale, attraverso interventi fotografici manuali che rispettano luce, spazio e composizione.
Jungle non è solo una visione onirica: è una provocazione dolce, una domanda visiva sul posto che occupiamo nel mondo, su cosa accade quando ci fermiamo e su quale natura, silenziosa e resistente, resta pronta a riaffiorare.